Scrittore serbo. Compose racconti
(
Vecchi giorni, 1902) e romanzi in cui ritrasse la vita e gli ambienti
della natia Vranje, simbolo del contrasto tra Oriente e Occidente, sullo sfondo
dei conflitti sociali della Bosnia in cui, all'inevitabile declino delle
antiche strutture della società patriarcale fa riscontro l'avanzata
delle nuove forze economiche e politiche affermatesi con la liberazione dal
dominio turco. Tra le opere principali, si ricordano il dramma cantato
Koštana (1902) e il romanzo
Sangue impuro (1910) in cui
l'autore, con una scrittura intrisa di componenti romantiche,
naturalistiche e simbolistiche, riflette con acutezza la condizione della donna,
il rimpianto per la fuggevole giovinezza, l'ossessione erotica (Vranje
1876 - Belgrado 1927).